L’avanzamento della tecnologia negli ultimi decenni è arrivata ad influenzare anche l’ambito dell’allevamento ittico, consentendo la raccolta e l’elaborazione di una serie di informazioni in tempo reale e con maggiore precisione, come le condizioni biologiche dei pesci e dell’allevamento in generale, allo scopo di facilitare le decisioni prese in svariati ambiti, ad esempio le scelte alimentari. Tale eventuale decisione diminuirebbe senz’altro lo spreco di prodotti, oltre ad evitare un potenziale impatto negativo sull’ambiente.
Oltre alla nutrizione, un altro aspetto fondamentale che la tecnologia è in grado di migliorare è la tutela della salute del pesce allevato. Grazie a tecniche quali la vaccinazione orale e l’uso di alimenti funzionali, si possono ridurre le necessità di ricorrere a terapie. Possiamo dire quindi che l’acquacoltura si sta confermando come un settore fondamentale e sostenibile nella produzione alimentare globale.
Gestire efficientemente il mangime migliora la sostenibilità dell’acquacoltura?
Certo che sì, oggi riusciamo ad ottimizzare la quantità di mangime somministrato grazie al supporto tecnologico, riducendo sensibilmente sprechi e relative conseguenze ambientali.
Con quali innovazioni possiamo migliorare le condizioni di vita dei pesci?
Possiamo senz’altro aspettarci per i prossimi anni la messa a punto di tecnologie volte a ridurre sempre più significativamente l’utilizzo di farmaci, ridurre l’eccesso di prodotti alimentari e sviluppare impianti sempre più sofisticati e controllabili, riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente.